Cersaie 2024: trend per i rivestimenti e l’arredo bagno
La quarantunesima edizione di Cersaie, da poco giunta al termine, ha confermato ancora una volta l’importanza della fiera bolognese, ormai punto di riferimento inderogabile per il settore della ceramica e del bathroom design. Le aziende espositrici hanno presentato prodotti innovativi, che sfidano a ripensare il design contemporaneo del bagno puntando su materiali sperimentali, tecnologie sempre più avanzate e una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.
Ma Cersaie è anche il luogo ideale dove individuare temi e tendenze che giocheranno un ruolo di primo piano nel campo dell’arredo bagno. Ecco allora una carrellata dei trend più forti visti in fiera e che sicuramente influenzeranno le scelte d’arredo del 2025.
Il ritorno del piccolo formato nelle ceramiche
È vero, i rivestimenti a grandi lastre non passano mai di moda, ma anche le soluzioni di piccolo formato stanno tornando in auge. Un utilizzo creativo e molto interessante del formato ridotto è quello di Refin con la collezione Upside, ispirata dal motivo geometrico a quadretti che si trova solitamente sul retro delle piastrelle. Questo elemento decorativo, coniugato in diverse colorazioni audaci, non solo diventa portatore di grande forza visiva, ma consente anche di realizzare composizioni originali, perfette per personalizzare lo spazio bagno.
Upside di Refin
Anche 41zero42 sfrutta le ceramiche di piccolo formato per giocare con i pattern e offrire soluzioni decorative estremamente versatili. In fiera è stata presentata la collezione Dandy, fortemente improntata ad un mood aristocratico e vintage, dove i motivi geometrici di ispirazione classica si combinano con un elegante effetto marmo per riportare nella contemporaneità il fascino intramontabile delle dimore del primo Novecento.
Dandy - 41zero42
Tridimensionalità materica di piastrelle e lastre in ceramica
Altra tendenza importante della fiera di quest’anno è quella della tridimensionalità. Le superfici ceramiche lievitano e si espandono, si arricchiscono di texture, si fanno tattili, esaltano la dimensione materica del materiale. Gli esiti sono numerosi e variegati: si va dalla texture grezza e irregolare, che imita i materiali naturali, fino a quelle di marca più industriale.
Talvolta sono proprio gli elementi decorativi ad increspare la superficie tramite la loro emersione: è il caso di Nok di 41zero42, in cui i decori primitivisti di stampo tribale bucano la superficie di fondo e diventano spunto di movimento e dinamismo per il rivestimento.
Nok - 41zero42
Più delicata è invece la tridimensionalità della collezione Oda di Living Ceramics, ispirata alle pietre della Francia costiera ricche di fossili organici di diverse forme e dimensioni. Oda unisce passato remoto e contemporaneità anche grazie ad una dimensione materica molto accentuata, ottenuta tramite la tecnologia 3D.FIT, che fa combaciare con estrema naturalezza la grafica e il rilievo del pezzo. Il risultato? Lastre che imitano alla perfezione il materiale naturale, i suoi rilievi e le sue irregolarità.
Oda - Living Ceramics
Gres porcellanato effetto legno ed effetto pietra
Si accentua la tendenza, molto forte negli ultimi anni, a creare rivestimenti in gres ceramico che imitano il marmo o il legno. Non solo il bagno o la cucina, ma tutti gli ambienti della casa si rivestono di piastrelle in gres effetto legno o effetto pietra, che sempre più spesso vanno a coprire anche le superfici verticali, oltre che i pavimenti.
Eik- Refin (gres porcellanato effetto legno)
Etherea - Refin (gres porcellanato effetto marmo)